Conoscendo molto bene il concetto di "Fiji Time", ovvero la pacifica calma che caratterizza questi luoghi, mi sono chiesta quali tecniche usassero i Fijiani, nei tempi remoti, per scandire il tempo.
Dopo un po' di ricerca ho scoperto che, come poteva essere prevedibile, anche i Fijiani utilizzavano come punti di riferimento i vari "segni della natura" e sembra avessero creato il proprio calendario.
La cosa curiosa e' che il calendario Fijiano fosse di 11 mesi. I mesi definivano un particolare periodo relativo alla crescita di alcune piante od al popolarsi del mare di alcune specie di pesci.
In questo periodo, dove si fa' un gran parlare del potere apocalittico del calendario Maya, e' rincuorante, secondo noi, sapere si parli anche del calendario di un piccolo paese che per la propria storia (ed in parte anche nel presente) e' ancora importante. Un calendario dove la natura ricopre un ruolo determinante sia per lo scandire del tempo e che per l'avvicendarsi della vita di tutti i giorni.
Il suono del tradizionale tamburo fijiano, chiamato lali, viene oggi comunemente usato per richiamare i fedeli in chiesa ogni domenica mattina o per chiamare gli ospiti negli hotel e resort al bar durante l'happy hour o al ristorante per i pasti. Il lali e' un grande tamburo cavo di legno che era originariamente utilizzato per comunicare su lunghe distanze suonando una serie di battute.
Il ritmo semplice, comunemente sentito oggi, viene prodotto colpendo il lali con due bastoni corti, il ritmo prodotto è regolare e piuttosto pesante. In passato ogni lali era diverso e significava qualcosa di unico, vediamo qualche esempio:
Ieri, cercando notizie sul corto horror fatto a Fiji, ho trovato un blog made in Fiji dai contenuti "alternativamente" attuali e, se volete, gioviali ma che malgrado trovo davvero interessanti per tutti i curiosi della cultura e vita fijiana di tutti i giorni come possiamo essere noi.. e forse anche voi che state leggendo.
Sto parlando di Failed Paradise ed oggi vorrei parlarvi di una curiosita' delle Fiji che ho scoperto proprio su questo blog: la figuraccia che Houdini (proprio quell' Houdini.. il mago dei maghi) ha fatto fare ad alcuni divers Fijiani nel 1932.
Quante volte abbiamo fatto o pensato qualcosa ed uno dei tradizionali proverbi della nonna calzava a pennello?
Non so voi ma a me capita spesso. Ad esempio, quando appoggio il telefonino da qualche parte e suona ed ovviamente non lo trovo, dentro di me una vocina dice "Chi non ha testa ha gambe", oppure quando ho un sacco di cose da fare spesso penso "Cosa fatta capo ha" oppure "Chi fa da se fa per tre".
Quindi da qualche tempo mi sono chiesta, ma i Fijiani hanno dei proverbi??
Ebbene si, oggi soddisferemo, almeno in parte, la vostra irrefrenabile curiosita' con alcuni proverbi delle isole Fiji:
Una conchiglia "Davui" è stata trovata la settimana scorsa durante una cerimonia di guarigione spirituale al villaggio di Nakalavo a Nadroga.
La conchiglia Davui e' la leggendaria conchiglia utilizzata dagli abitanti dei villaggi nel 1700 per comunicare con gli dei durante le guerre tribali e Mosese Beranayarayara, reverendo della Chiesa Metodista di Tabaninovo, dice che il tritone (nome europeo di questa conchiglia) fu utilizzato dai Fijiani pre-cristiani per invocare gli dei.
"This allows the gods to fight against their enemies"
"Questo permette agli dei di combattere contro i loro nemici".
La mangusta tipica delle Fiji, conosciuta anche come mangusta indiana o mangusta di Giava, è originaria delle regioni dell'Asia meridionale e del Sud-est asiatico ma fu introdotta nel XIX secolo in diverse parti del mondo come le Antille, l'America Meridionale, il Giappone ed in numerose isole del Pacifico, con l'obiettivo di controllare le popolazioni di roditori e di serpenti che si andavano diffondendo nelle piantagioni di canna da zucchero.
Qui le manguste si sono riprodotte in maniera esponenziale e sono diventate un fardello gravoso per i predatori autoctoni portando alla scomparsa di numerose specie locali.
A Ba, la notizia della cattura di un serpente ha portato frotte di gente curiosa a Natabataba a casa di un coltivatore di canna da zucchero.
L'agricoltore trentanovenne Manoj Kumar, ora chiamato 'uomo-serpente', ha infatti catturato un serpente lungo ben 4.5 metri mentre stava acquistando della kava a Natawa Village in Ba due settimane fa.
Il serpente era stato scoperto dagli abitanti del villaggio che statavo raccogliendo dei limoni da un albero vicino ma avevano paura di toccarlo.
Il rilassante drink "Mary Jane's Relaxing Soda", bevanda americana con effetto calmante, entrera' presto nel mercato turistico delle isole Fiji grazie ad un accordo che vede Windward Apparel in Savusavu come esclusivo distributore.
Sean Cody, titolare dell'azienda, ha infatti confermato di aver recentemente firmato un accordo con i produttori di questa bevanda (la Mary Jane's Soda Inc) e di essere l'unico distributore del Sud Pacifico.
Una cosa piuttosto curiosa che ho recentemente scoperto e' il saluto spirituale delle Isole Fiji.
Come abbiamo gia' spiegato la parola "BULA" e' l' equivalente del nostro ciao, mentre usata in modo formale "NI SA BULA" o 'NI SA BULA VINAKA" e' la forma di cortesia che sarebbe l' equivalente del nostro Buongiorno.
Come anticipavo ho scoperto da poco che esiste un terzo modo per salutare una persona e che questo modo puo' variare a seconda della zona di provenienza.
In questo video siamo riusciti a catturare un momento classico di ogni vacanza alle isole Fiji, forse il primo ricordo che vi rimarra' impresso di questo paese meraviglioso. E' il momento dell' uscita dalla dogana, quando metterete piede sul suolo Fijiano ed inizierete a guardarvi in giro, spaesati, e inizierete a chiedervi cosa fare e come arrivare al proprio resort o hotel. Questo momento e' accompagnato dalla colonna sonora del "Bula", un' allegra canzone suonata da un comitato di benvenuto simpatico e divertente che, con questo motivo, oltre a salutare il vostro arrivo, vi insegnera' la piu' importante tra le parole del vocabolario Fijiano. Per l'appunto, "bula".
"Isa Lei" e' la canzone nazionale di addio, molto sentita in tutto il Paese, e viene oggi cantata in tutti gli hotel e resort prima che gli ospiti ripartano alla fine del loro soggiorno. "Isa Lei" e' tradizionalmente una serenata d' amore dell' inizio del secolo scorso, scritta da un giovane perdutamente innamorato di una dama di alto lignaggio. Al giovane fu proibito di sposarla, e canto' il suo sconforto ed il suo amore profondo in questi versi indimenticabilmente belli, che diventarono, nel tempo, la canzone d' amore piu' famosa delle isole Fiji.
Il Governo Fijiano è pronto a prolungare il contratto dei terreni alla Vatukoula Gold Mine di Tavua a seguito delle recenti scoperte d'oro nella zona.
Netani Sukanaivalu, Ministro per le terre e le risorse minerarie, ha detto recentemente che la scoperta arriva come una benedizione per le Isole Fiji in un momento in cui il prezzo dell'oro è elevato sul mercato mondiale.
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