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Tanto tempo fa, sull'isola di Vatulele, viveva la bellissima figlia di un capo di nome Yalewa-ni-Cagi-Bula, o "Sposa del Vento Giusto" (Maiden of the Fair Wind). La ragazza era talmente bella che tutti i capi speravano di prenderla in moglie. Yalewa-ni-Cagi-Bula però era piuttosto difficile e rifiutò tutte le proposte di matrimonio.
Non lontano, sull'isola di Viti Levu, viva un bellissimo figlio di un capo, erede al trono del popolo di Viti Levu. Il giovane sentì parlare della bellissima figlia del capo di Vatulele e decise che sarebbe dovuta diventare sua moglie.
Finalmente, dopo lunghi preparativi, il giovane erede al trono partì, carico di regali, per incontrare Yalewa-ni-Cagi-Bula. Arrivato a Vatulele il giovane venne accolto calorosamente dal capo ed, orgoglioso, presentò uno speciale regalo che aveva portato con se da Viti Levu. Questo regalo era la più grande delicatezza conososciuta in tutte le Isole Fiji, un mazzo di gamberetti giganti provenienti dai fiumi della costa di Viti Levu, cucinati in saporitissimo latte di cocco. Un regalo simile avrebbe sciolto il cuore di qualunque sposa fijana, ma non questa volta.
Il viso della ragazza si oscurò di rabbia e con occhi inferociti ordinò alle donne in attesa di legarlo e, dopo averlo portato in cima alla più alta scogliera sopra la Cava delle Aquile (conosciuta a Fiji come Ganilau), di buttarlo in mare. Mentre precipitava dalla scogliera il mazzo di lucenti gamberetti rossi gli scivolò di mano e finì in una piscina naturale circondata di roccie ai piedi della scogliera, e le foglie che tenevano legato il mazzo caddero fra le roccie stesse.
Il giovane, sopravvissuto alla caduta, ritornò colmo di tristezza alla propria terra dove finì i suoi giorni rimpiangendo l'amore perduto.
Ogni giorno andava in mare e guardava verso sud dove, nei giorni limpidi, riusciva a vedere una nera linea all'orizzonte, l'isola di Vatulele.
La leggenda racconta che il giovane provò addirittura a costruire un ponte di sassi che unisse Viti Levu a Vatulele e che i resti di questo ponte siano ancora visibili in mare vicino al vilaggio di Votualailai. Cadendo nella piscina naturale sotto la scogliera di Vatulele, i gamberetti presero vita e tuttora le piscine naturali di Vatulele sono piene di brillanti gamberetti rosso scarlato e le foglie in cui erano avvolti continuano a crescere nelle roccie circostanti.
Per tutti i fijani di Vatulele questi gamberetti rossi, chiamati Ura-Buta (gamberetti cotti) sono sacri e non è possibile far loro del male in nessun modo. Sono convinti che se qualcuno osasse sfidare il Tabù, verrebbe sicuramente fatto naufragare.
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