Solo sulle alte montagne di Taveuni, conosciuta anche come l'isola giardino di Fiji, esiste un bellissimo lago vulcanico nelle cui vicinanze cresce la pianta Tagimoucia (leggi Tanghimodia). Qualsiasi tentativo di trapiantare questa pianta è sempre fallito.
Il Tagimoucia è uno dei bellissimi fiori selvatici di Fiji dal colore rosa fuxia o rosso acceso con la parte centrale bianca.
La leggenda racconta che su di una collina di Taveuni vivessero una donna e la propria figlia. Un giorno la figlia era fuori a giocare invece di lavorare, e la mamma le chiese ripetutamente di smetterla e di continuare con il proprio lavoro. La figlia ignorò la richiesta della madre e continuò a giocare. La mamma irritata dalla situazione prese una sasa (scopa tradizionale fatta di fili di foglie di palma essiccata) e sculacciò la figlia dicendole: " Su muoviti, esci, non voglio più vedere la tua faccia".
La bambina si arrabbiò così tanto che correrendo incominciò a piangere. Continuò a correre senza accorgersi della direzione in cui stava andando ed accecata dalle lacrime che le impedivano di vedere chiaramente andò a sbattere contro una grande pianta rampicante che sporgeva da un albero.
Le foglie di questa pianta erano spesse e di un verde scuro senza fiori. La bambina rimase incastrata nella pianta e non riuscendo più a liberarsi, piangendo, decise di rimanere li.
Le lacrimme scivolando dalle sue guancie si trasformarono in lacrime di sangue che cadendo sui rami della pianta si trasformarono in bellissimi fiori rossi.
Tempo dopo la bambina smesse di piangere e riuscì a liberarsi. Una volta tornata a casa scoprì che la madre si era dimenticata dell'accaduto e non era più arrabbiata con lei. La bambina e la mamma vissero di nuovo felicemente insieme.