Ratu Sir Lala Sukuna, più semplicemente conosciuto come Ratu Sukuna, era un grande capo fijano, eccellente studente, soldato e uomo di stato considerato come il padre di Fiji.
Ratu Sukuna è il simbolo del raggiungimento dell'indipendenza dall' Inghilterra, anche se in realtà morì anni prima dell'effettiva indipendenza raggiunta nel 1970, perchè lottò con forza per preparare il Paese allo sviluppo ed all'auto sufficienza e costituì le prime moderne Istituzioni di Fiji.
Ratu Sukuna studiò storia all'Università di Oxford, anche se il suo sogno era di quello di laurearsi in legge a Cambridge ma per restrizioni economiche non gli fù possibile, e fu il primo fijano della storia ad ottenere una laurea.
L'Inghilterra non incoraggiò mai i nativi al progresso culturale, ma il padre di Ratu Sukuna, Ratu Madraiwiwi, era amico Sir Francis Henry May, Governatore della Colonia, ed utilizzò la propria influenza per far si che il figlio potesse studiare in una delle Università Inglesi e ci riuscì nel 1913.
Dopo poco più di un anno però, Ratu Sukuna dovette interrompere gli studi a causa della Prima Guerra Mondiale, e tentò di entrare nella British Army senza successo. Si spostò quindi in Francia ed entrò a far parte della Legione Straniera.
Combattè coraggiosamente e gli fu riconosciuto il più alto onore militare francese, la Croce di Guerra (Croix de Guerre).
Diventato eroe di guerra, Ratu Sukuna non ebbe difficoltà a raccogliere fondi sufficienti per ritornare ad Oxford e proseguire gli studi, dove si laureaò nel 1918.
Nel 1920 il padre morì e Ratu Sukuna rientrò a Fiji per prendere il suo posto di Capo del Mataqali (Chief of Mataqali). Ratu Sukuna portò con se un sulu (pareo) fatto su misura che da quel giorno diventò l'abito nazionale di Fiji.
Nel 1922 diventò assistente capo del Native Land Commission per poi entrare negli anni nel Consiglio Legislativo (Legislative Council) come rappresentate del popolo fijano.
Viaggiò di villaggio in villiaggio ascoltando i problemi e le difficoltà della gente comune e riportandoli alle autorità coloniali, ottenendo in questo modo il rispetto e la gratitudine del popolo. Ratu Sukuna ritornò a Suva nel 1940 come Native Land Reserves Commissioner e dopo aver raggiunto un accordo con il Great Council of Chiefs, costituì il Native Land Trust Board che tuttora regolamenta tutte le terre native.
Nel 1942 formò il Fijian Battallion, comandato da Ratu Edward Cakobau, suo parente, e combattè nella Seconda Guerra Mondiale.
L'Inghilterra fu così impressionata dal coraggio e dalla forte personalita'di Ratu Sukuna che alla fine della guerra si rese disponibile ad un lungo dibattito politico che finirà nel 1970 con il riconoscimento dell' indipendenza di Fiji.
Ratu Sukuna ottenne i più alti riconiscimenti militari anche in Inghilterra. Nel 1939 fu proclamato Knight Commander of the British Empire e nel 1953 come Knight Commander of The Most Distinguished Order of Saint Michael and Saint George.
Nel 1944 diventò Secretary of Fijan Affairs e nel 1954 Portavoce del Consiglio Legislativo (First Speaker of the Legislative Council) che si trasformerà negli anni nel Parlamento.
Ratu Sukuna si sposò due volte, la prima nel 1928 con Adi Maraia Vosawale e la seconda nel 1958 con Maca Likutabua, solo otto mesi della sua morte. Nessuno dei matrimoni gli portò figli ed il suo successore fù il nipote Ratu Sir Kamisese Mara che diventò il Primo Ministro e successivamente Presidente di Fiji.
Ratu Sukuna morì il 30 Maggio del 1958 sulla nave Arcadia diretta in Ighilterra. Anche se non riuscì a vedere l'ottenimento dell' indipendenza di Fiji, il suo ruolo negli anni precedenti fù cruciale. Senza di lui ,forse, non sarebbe mai esistita la Repubblica delle Isole Fiji.
La data della sua morte è ancora oggi Festa Nazionale (Public Holiday) e viene celebrata ogni anno l'ultimo lunedi di Maggio.
Il nostro attuale Presidente, Ratu Josefa Iloilo, ha descritto Ratu Sukuna come:
"un uomo grande e nobile...le cui premonizioni e visioni hanno tuttora impatto sul nostro futuro"
("a great and noble man ... whose foresight and vision still impacts on our future.")