Condividi |
I locali dicono che l'isola di Sawa-i-Lau è il cuore delle Yasawa.
La gente delle Yasawa dice che non sei stato alle Yasawa se non hai messo piede sull'isola di Sawa-i-Lau, che si distingue per i suoi 300 metri (1.000 piedi ) di roccia calcarea sopra il livello del mare ed è oggetto di leggende e miti sacri. Per questo le grotte di quest' isola ne sono la primaria attrazione, come ci racconta Josese Draya, custode di una di queste grotte:
"L'isola, vicina al villaggio di Nabukeru, è di proprietà del Koro (villaggio) di Tokatoka e del Mataqali (il clan) di Nabukeru. Il silenzio innaturale di questo posto, la fresca brezza che mi faceva venire i brividi e la pelle d'oca erano un costante ricordo del fatto che mi stessi avventurando in qualcosa di oscuro e misterioso."
Sull'ingresso principale di questa grotta ci sono delle iscrizioni sui muri, che per lungo tempo hanno reso perplessi molti archeologi.
Draya racconta che molte persone visitano l'isola solo per rilassarsi nelle piscine naturali formatesi all'interno delle grotte:
"Si dice che questa sia la sorgente dei mari delle Yasawa," ("They say this is the source of the seas around Yasawa") e che perse persone credano che questo posto sia il luogo dove riposa il leggendario dio dalle 10 teste, Ulutini.
Draya dice che la leggenda è passata da padre in figlio e che ogni stanza della grotta rappresenta una delle 9 teste di serpente del dio, la decima aveva invece forma umana. Preoccupato dal potenziale impatto negativo che il suo racconto potesse avere su i turisti, Draya assicura che sull'isola non ci sono serpenti, infatti dice:
"Fino ad oggi, nessun serpente ha mai potuto vivere su quest' isola" ("Until now, no snake can live here,").
Infatti, ricordandosi di queso episodio, racconta :
"Abbiamo messo un piccolo serpente in una bottiglia e lo abbiamo portato sull'isola, ma prima che riuscissimo a raggiungere l'isola il serpente morì nella bottiglia"
("We put that tiny snake in a bottle and took it to the island, just before we reached the island, the snake died in the bottle.")
Ma dopo aver giurato che sull'isola no ci fossero serpenti, Draya racconta una storia tanto drammatica quanto la leggenda stessa.
Un suo zio, Laisenia Taulele, dice di aver visto il grande dio dalle 10 teste di persona:
"Il suo terreno è qui sull' isola" ("His plantation is here on the island,").
Draya continua raccontando che un giorno mentre stava badando al suo campo, lo zio, vide il serpente riscaldarsi al sole, e dopo che il serpente si rivelo' a Taulele, egli acquisi il potere di curare a condizione che non dormisse con nessuna donna.
"Dopo questo incontro fu in grado di curare le persone" ("After that encounter he was able to heal people") Draya disse.
Notizie di questo miracoloso potere viaggiarono per tutte le Yasawa e Taulele cominciò a viaggiare per fermarsi più tardi a Korovuo, a Tavua, dove visse per un pò di tempo. Durante la sua permanenza a Korovou compose un meke (tradizionale danza cantata fijana) che cantava del dio dalle 10 teste. Ancora oggi le donne di Korovou fanno una speciale danza meke chiamata Manu, le cui liriche derivano dalla leggenda del dio serpente. La leggenda racconta che fu proprio in Korovou che Taulele ruppe la promessa fatta al dio serpente, e questo gli costò la vita. Non ho avuto modo di avventurarmi nelle profondità delle caverne, ma la leggenda dice che il viso umano centrale del dio serpente abbia una bellezza angelica tale che lo sguardo mortale non lo possa sopportare. Ancora più misterioso è il seguito della leggenda che racconta che sulla fronte del dio serpente sia incastonato un diamante, fonte del grande mana. Le persone del villaggio dichiarano inoltre che le stesse caverne siano la casa di Dema Leka e Damu Balavu (due pesci) e di Donu (un anguilla) che da sempre vivono nelle caverne senza essersi mai riprodotti, essere cresciuti, cambiati o morti.
Draya inoltre dice che una delle stanze delle caverne è conosciuta come la caverna della gravidanza.
"In quella caverna può entrare qualunque persona di qualsiasi forma e grandezza a parte una donna incinta che cerca di nasconderlo, anche la donna gravida più magra rimarrebbe incastrata" ("That cave can be entered by everyone of any shape or size except a woman who is pregnant and is hiding it, even the slimmest pregnant woman will get stuck there."
Tratto dal Fiji times del 04 Ottobre 2009, scritto da Mereseini Marau
Foto tratta da Travelpod
Anna e Ivan (82) | Avvenimenti (13) | Calamit (14) |
Citt (6) | Cucina (2) | Curiosit (13) |
Fauna (18) | Flora (18) | In giro (37) |
Popolazione (29) | Regno di Tonga (50) | Spiagge e mare (44) |
Storiche (10) | Tramonti (11) | Turismo (94) |
Vacanze a Fiji | Espatando |
Vacanze a Tonga | Isole Fiji su Globopix |
Ivanet Design | Il Cannocchiale |
Flavio's Italian Shop | Italiani a Fiji su Myspace |
Global Premium Service |