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La normale vita rilassata del Sud Pacifico è in shock in questi giorni dopo il devastante terremoto che ha colpito Christchurch (Nuova Zelanda) causando un numero non ancora preciso (sembra più di 70) di vittime, di feriti (si parla di centinaia) e danni per bilioni di dollari. Oltre a provare un forte sentimento di solidarietà per le vittime della vicina nazione, la popolazione delle Fiji rimane con il fiato sospeso mentre aspetta di conoscere la sorte dei connazionali che vivono nella cittadina Neo Zelandese.
Il livello di devastazione nella città di Christchurch, dopo che il primo terremoto di forza 6.3 (e poi diverse altre scosse minori) ha colpito parte della città in pieno giorno, è davvero sconfortante. Pur non avendo seguito i notiziari in televisione (ma avendo solo letto di questa catastrofe online e guardato alcuni video su Youtube.com) non posso che condividere con voi le notizie che sono arrivate a Fiji e parlarvi di come questo drammatico evento sia sentito in queste isole.
Prima di tutto vorrei mettere a tacere le voci che sono state divulgate da alcuni media Neo Zelandesi e Fijiani che parlano di 14 Fijiani che sono stati trasferiti all'ospedale di Wellington, di cui 8 erano morti. Questa voce non corrisponde a verità e, come ha condannato il Revernendo della chiesa Metodista e Talatala Qase (capo della congregazione Fijiana in Nuova Zelanda), Peni Tikoinaka "the media should be more responsible and confirm news with official sources rather than rushing and sensationalising tragedies – which can cause more pain." (I media dovrebbero essere più responsabili e confermare le notizie con fonti ufficiali piuttosto che affrettare e gonfiare le tragedie - il che può causare più dolore).
Dalla capitale delle Fiji, la voce che ha rappresentato la piccola nazione del Sud Pacifico è stata quella del Commodoro Frank Voreqe Bainimarama che ha mandato un messaggio ufficiale al Primo Ministro Neo Zelandese, John Key. Il messaggio di Bainimarama diceva che la popolazione ed il governo delle Fiji sono stati scioccati e rattristati per la perdita di preziose vite e per i danni alle strutture causati dal terremoto e, se la Nuova Zelanda lo ritenesse opportuno, le Fiji sono pronte a mettere a disposizione tutti i mezzi di assistenza di cui la grande nazione potrebbe aver bisogno per affrontare le conseguenze di tale drammatico avvenimento.
La banca più importante del Sud Pacifico, la ANZ (Australia New Zealand Bank), dopo aver messo a disposizione 1 Milione di dollari Neo Zelandesi, sta raccogliendo fondi per la Croce Rossa Australiana in uno speciale Red Cross Canterbury Earthquake Appeal. Per chi volesse contribuire, ecco le coordinate bancarie dove spedire le vostre donazioni:
Intestatario del conto: Red Cross New Zealand Earthquake Appeal
BSB: 013 265
Conto: 4768 62394
Leggendo una notizia sul Fiji Times, l'ex editore della testata Fijiana, Jale Moala, racconta che la gran parte dei 3000 nativi delle Fiji sta bene e che, anche se le loro case sono state danneggiate, ora stanno vivendo con parenti ed amici. La gran parte della popolazione nativa delle Fiji residente a Christchurch non vive nella zona che è stata colpita dal terremoto ma ognuno è ugualmente stato scosso dalla tragedia.
Riguardando alcuni dei video da Youtube vorrei associarmi con l'opinione di Sefanaia Seru, del Dipartimento Fijiano di Risorse Naturali, al quale ha dichiarato al Fiji Times che se la forza e la profondità di un terremoto sono fattori che determinano il livello di distruzione in una determinata area, la qualità delle costruzione ricopre anch'essa grande importanza. Questo commento, fatto dopo i devastanti risultati del terremoto di Martedì, ha spinto Sefania a sottolineare il fatto che le costruzioni delle Fiji devono, in qualche modo, essere rinforzate e pronte al meglio ad eventi del genere:
"We are very fortunate because most of the active faults here in Fiji are located offshore and not on land [...] Plus the islands are small. If an earthquake of the same magnitude and depth happened in Fiji on land, there would be a lot more damage. Most of our buildings are not up to standard to withstand earthquakes like squatter settlements. The extent of damage would depend on the quality of the buildings, which is why we need to strengthen our building code."
"Siamo molto fortunati perchè gran parte dei terremoti qui in Fiji sono localizzati al largo e non sulla terraferma [...] Inoltre le isole sono piccole. Se un terremoto della stessa forza e profondità succedesse in Fiji sulla terraferma ci sarebbero molti più danni. La gran parte delle nostre costruzioni non sono conformi agli standard per superare un terremoto, come le baraccopoli. La gravità dei danni dipenderebbe dalla qualità delle costruzioni, ecco perchè dobbiamo rinforzare il nostro codice delle costruzioni."
Christchurch, come le Fiji, Los Angeles, il Giappone, il Cile e molte altre nazioni sono localizzate su una linea che qui chiamiamo "the ring of Fire" (il cerchio di fuoco) ovvero su una delle placche tettoniche più attive del pianeta dove i terremoti, soprattutto quelli marini, non sono cosa rara. Infatti, la stessa città Neo Zelandese è stata colpita da un terremoto ancora più forte (7.1) nel Settembre del 2010.
Tratto da Radio Fiji (1 2 3 4 5 6), Fiji Times (1 2), Engwell
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