Vivendo in un paese come le Fiji si ha la sfotuna/fortuna di assistere ad alcuni fenomeni della natura che possono essere sia estremamente affascinanti che allarmanti. Sono molti i fattori che stabiliscono se un fenomeno e' allarmante o spettacolare, specialmente durante una stagione delle piogge come quella che le Fiji stanno affrontando in questi mesi. Lasciate che vi confessi che in 14 anni di vita alle Fiji non ho mai visto una stagione delle piogge cosi' originale. Piove solo per poche ore ogni giorno ma quando piove, solitamente nella seconda parte del pomeriggio, si manifestano spettacolari temporali con un susseguirsi di tuoni, fulmini, vento e acque torrenziali da sembrare di vivere davvero su un'altro pianeta dove il manifestarsi della natura sembra quasi esagerato. Credetemi, questo non e' tutto male. Anzi! Le abbondanti pioggie sono solo di giovamento alla vegetazione, che altrimenti non potrebbe essere cosi' rigogliosa, alla salute degli abitanti, che altrimenti sarebbero facile vittima dei batteri della siccita', e offrono certi spettacoli che, a guardarli da un buon riparo come la comodita' di casa o un confortevole hotel, regaleranno paesaggi difficili da dimenticare. Scusate il preambolo ma mi sembrava essenziale per presentare il tema di cui vorrei parlarvi oggi... un tema non nuovo ma che sarebbe meglio guardare da un punto di vista Fijiano e non Europeo. Dico questo perche' riceviamo molti messaggi in momenti come questo, dove protrebbe arrivare un ciclone da un momento all'altro ed in Italia i media si divertono (e credetemi lo fanno) a creare allarmismi inutili solo per avere piu' spettatori ed aumentare un panico che non giova a nessuno... Quindi, oggi che ci stiamo preparando a ricevere, FORSE, il primo cilcone del 2011 a Fiji, vorrei farvi capire come noi, dalle Fiji, siamo pronti a creare il giusto livello di allarmismo, o non, parlando di un ciclone in rotta su questo arcipelago.
(AGGIORNATO ALLE 9:31 PM) Prima ancora che crediate ai vari "Studio Aperto", "TG 5", "TG 1-2-3.. e 4" sappiate che se si parla delle Fiji in caso di ciclone, tsunami, terremoti, epidemie, colpi di stato, incidenti vari, e' meglio credere a noi che alle Fiji ci viviamo piuttosto a giornalisti in cerca di fama (e speriamo che smettano di far preoccupare mia suocera se un terremoto capita chissadove nel pacifico).
Comunque, parlando di questa perturbazione che si avvicina alle Fiji mentre sto scrivendo, e' meglio partire da un'immagine...
L'immagine qui sopra mostra la perturbazione 11F (quella su Vanuatu, che si e' gia' trasformata nel ciclone ATU ) all'una di oggi pomeriggio mentre si sta lentamente spostando verso le Fiji.
Le 3 linee che ho tracciato mostrano i possbili percorsi della perturbazione.
Che questa perturbazione diventi un ciclone non ci sono dubbi, infatti ATU e' gia' stato classificato come un ciclone di categoria 1, l'incognita e' quale percorso questo ciclone vada a seguire.
La linea rossa indica il peggiore degli scenari, quindi che la perturbazione vada ad Est e colpisca direttamente le Fiji (10% di probalita'). La linea arancione indica il percorso che i piu' importanti siti di meteorologia hanno previsto negli ultimi 2 giorni, ovvero che la perturbazione passi a sud delle Fiji portando grandi piogge e forte vendo nella zona Sud Ovest dell'arcopelago (60% di probabilita'). La linea verde invece indica lo scenario in cui la perturbazione prenda un percorso completamente verso Sud, quindi lontano dalle Fiji (20% di probabilita'). Sapendo che "predire il tempo" non e' scienza esatta potremmo dire che c'e' sempre un 10% di scarto che non e' possibile ipotizzare.
Capire e prevedere il percorso di una "belva" larga 500 chilometri non e' facile.
Bisogna prima di tutto capirne la natura, l'origine e le correnti che sta seguendo. Per dare un esempio vi riporto la carta del tempo delle 6 di questa mattina dal Fiji Meteorological Center (la prima che ho esaminato una volta sveglio stamane):
Come potrete vedere, il percorso che il Fiji Meteorological Center prevedeva questa mattina fa capire che la perturbazione segue la linea verde sotto il nostro arcipelago e che quindi passi a Sud delle Fiji ma non troppo distante da queste. Faccio notare che questa e' una possibilita' e non una certezza!
Se avrete il tempo di esaminare la carta del tempo sul sito StormSurfing.com capirete che le correnti dei venti nella nostra regione possono cambiare in qualsiasi momento e, come diceva il buon Lorenzo De' Medici, del futuro non v'e' certezza. Quindi anche il piu' bravo metereologo puo' rimanere di stucco davanti al comportamento di una perturbazione come questa.
Detto questo vorrei far notare che potrebbe anche svilupparsi il peggiore degli scenari, ovvero che la perturbazione 11F prenda il percorso che io ho marcato in rosso nell'immagine in alto.
Ok, e se questo dovesse succedere?
Ci sarebbe solo un po' di vento (max 60Kmh), molta pioggia e nulla piu' (come ci aspettiamo per Domenica e Lunedi').
Se lo state pensando, lo confermo.. si sta peggio a Trieste.
Infatti, se un ciclone dovesse formarsi cosi' vicino alle Fiji raggiungerebbe forza 1 o forse forza 2 ma non di piu'.
Per essere un ciclone piu' pericoloso dovrebbe formarsi piu' lontano o ritornare su i suoi passi e colpire le Fiji dopo essersi intesificato.
Per farvi un esempio, Mick era un forza 2 e non ha fatto questi grandi danni che il "grande pubblico" si aspetta dalle notizie di Emilio Fede al TG4, o almeno non l'allarmismo che riceviamo dai nostri amici su Facebook. (ecco il nostro video del ciclone Mick).
Concludendo, se noi non vi diciamo che un ciclone o uno tsunami e' in rotta per le Fiji, o un terremoto sta per farci affondare tutti, o la mano di Dio ha toccato il prossimo profeta (naturalmente che sia Fijiano) non allarmatevi per le piccole e fragili (ma forti) Isole Fiji.
A questo punto non ci resta che salutarvi nella speranza che la perturbazione prenda la "rotta verde" preparandoci alla pioggia in arrivo nel caso in cui invece prenda la "rotta rossa".
Fate un buon weekend ed abbiate fede nelle isole Fiji che con forza reagiscono sempre e si rialzano da qualsiasi avversita'.
Per conoscere meglio la forza dei cicloni che hanno colpito le Fiji, leggete qui.
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