Da quando la scorsa settimana il governo Fijiano ha presentato il Budget 2011 ci sono stati diverse reazioni da parte di alcune organizzazioni locali, dal pubblico e da molte aziende che operano alle Fiji. La reazione piu' eclatante e' stata senza dubbio quella della Fiji Water, la nota compagnia prodruttice di una tra le piu' famose acque minerali naturali del mondo, che, dopo aver preso atto di alcune disposizioni all'interno del Budget 2011, ha comunicato di voler chiudere il loro stabilimento nelle isole Fiji. Questa notizia ha creato scalpore tra i media nazionali ed internazionali (anche Italiani) ed in questo articolo vorrei aiutarvi a capire di piu' della Fiji Water e delle vicende che "l'acqua piu' pura del mondo" sta passando.
Prima di iniziare vorrei precisare che, in un comunicato emesso ieri da diversi media Fijiani e dal sito ufficiale della compagnia, lo stabiliento della Fiji Water ha riaperto oggi e sta lavorando normalmente. Colgo quindi l'occasione dicendo, a molti media e giornalisti che hanno divulato la notizia della chiusura dello stabilimento qualche giorno fa', di accertarsi ed approfondire i loro dati prima di mettersi alla tastiera o, quantomeno, aspettare che la notizia sia definitiva, ma sopratutto riportare le notizie come stanno, senza gonfiare numero o dare dati inesatti.
Personalmente, vivendo a Fiji e conoscendo questo paese e le vicende passate tra la Fiji Water ed il governo molto bene, ho voluto aspettare qualche giorno prima di scrivere questo articolo sapendo che le cose si sarebbero sistemate... come infatti e' stato.
Per chi non lo sapesse, la Fiji Water, e' un'acqua minerale naturale tra le piu' famose al mondo prodotta alle Fiji, venduta localmente, ed esportata in gran parte del mondo. Lo stabilimento principale della Fiji Water e' a Yaqara, una zona vicino a Rakiraki, sull'isola maggiore Viti Levu ed apri' i battenti nel 1996. L'acqua viene "estratta" da una falda acquifera naturale che in passato faceva parte di un vulcano. Viene poi imbottigliata e messa in vendita. Contrariamente a come molti di voi pensano, la Fiji Water non e' di proprieta' Fijiana ma bensi' americana e piu' precisamente dei bilionari Stewart e Lynda Rae Resnick (affiliati con le compagnie Teleflora, Pom Wonderful, Suterra che produce pesticidi e Paramount Agribusiness).
La Fiji Water e' considerata una delle acque piu' pure al mondo, e' venduta in America ad un prezzo paragonabile al Vino soppiantando la vendita della Francese Evian, e' amatissima da una lunga lista di VIP ed ha fatto apparizione in un altissimo numero di film e telefilm. Fose l'idea che quest'acqua provenga da una sorgente naturale purissima e che questa sorgente sia nelle isole Fiji (che sono sinonimo di natura incontaminata) ha permesso a questa marca di raggiungere il successo che ha oggi ma non e' tutto oro quello che luccica... anzi non e' tutta acqua cio' che e' cristallino.
Seppur qualche, anno fa', la compagnia ha creato la Fiji Water Foundation, una tra le piu' grandi organizzazioni filantropiche che opera nelle Fiji per migliorare l'accesso e la qualita' delle strutture sanitarie, per creare nuove strutture per l'educazione dei bambini e per investire nel settore dell'acqua potabile, nell'igiene ed in progetti di infrastrutture per migliorare la qualita' della vita degli abitanti delle Fiji, la Fiji Water ha avuto e sta avendo diverse dispute.
Le vicissitudini della piu' famosa produttrice d'acqua delle Fiji nascono nel 2007. In quel periodo altre aziende hanno visto il rapido successo ottenuto dalla Fiji Water ed hanno voluto investire nello stesso mercato portando una serie di nuove marche di acqua naturale sugli scaffali dei supermercati di Fiji e non. C'e' Aqua Pacific, Viti Blue, Island Chill e altre.. e tutte ad un prezzo inferiore della nota e prima ditta (Fiji Water F$ 2.59 xL [1,05 €], altre 1.59 xL [0,65 €] ). Questo ha fatto capire anche al governo Fijiano quanto fosse redditizio il mercato dell'acqua naturale e, nel budget 2007/2008 ha imposto una tassa del 20% sull'esportazione dell'acqua in bottiglia.
La reazione della Fiji Water e' stata drastica e cercando di combattere quella legge per vie legali (e licenziando il 40% dei propri dipendenti con la scusa delle deboli vendite) riusci' a far cambiare idea al governo che revoco' quella tassa e.. amici come prima.
Sempre nel 2007, la rivista di economia Americana Fast Company pubblico' un articolo che scosse l'opinione pubblica. In quell'articolo si sottolineava il fatto che la Fiji Water era si' un acqua purissima ma veniva "estratta" ed imbottigliata usando generatori di corrente Diesel ed importando a Fiji grandi quantita' di plastica dalla Cina per la produzione delle bottiglie.
Da quell'anno diversi media americani si sono interessati al caso Fiji Water ed all'impatto ecologico (e non) dell'importare bottiglie d'acqua potabile prodotte dall'altra parte del mondo. Solo il sito MotherJones.com ha pubblicato un articolo di molte pagine a riguardo e su Youtube ci sono molti video che parlano della nota acqua naturale.
C'e' da fare una considerazione che non giova allo status di "acqua piu' pura del mondo" ed alle varie campagne pro ambiente portate avanti dalla compagnia. Le bottigliette di Fiji Water, prima di arrivare tra le mani dei consumatori, viaggiano per mezzo mondo su navi container (che emettono una gran quantitia' di inquinamento) e vengono imballate in scatole prodotte con cartone "made in Fiji" a discapito del verde della nostra piccola nazione.
Intanto la Fiji Water ha portato a termine diverse opere e progetti per la popolazione delle Isole Fiji ed e' stata anche nominata dal Dipartimento di Stato Americano durante il 2010 Corporate Excellence Award.
Pochi giorni prima della divulgazione della notizia della chiusura dello stabilimento di Yaqara, il manager degli affari esteri della nota ditta, David Roth, e' stato "invitato" ad andarsene dal paese ed il Ministro della difesa, Ratu Epeli Ganilau, ha dato le sue dimissioni in segno di protesta. Secondo una dichiarazione del Primo Ministro Frank Bainimarama a riguardo, Roth avrebbe agito in maniera pregiudizievole verso il governo e l'ordine pubblico, interferendo negli affari interni ed il modo di governare delle Fiji. Quali siano stati questi atti ed in che modo cio' abbia a che fare con le dimissioni di Ratu Epeli non e' del tutto chiaro.
La goccia che ha fatto traboccare la "bottiglia di plastica" e' arrivata con il fatidico Budget 2011 e, piu' precisamente con la nuova Water Resource Tax. Questa tassa era stata introdotta nel 2009 e diceva che le ditte che estraevano oltre i 3.5 milioni di litri acqua per l'imbottigliamento al mese avrebbero dovuto pagare 0.011 F$ per litro estratto (0.0045 €). Oggi, dopo il Budget 2011, la tassa e' salita a 0.15 F$ per litro estratto (0.061 €).
La reazione del quartier generale di Los Angeles della compagnia ormai lo conosciamo tutti: "noi chiudiamo, questa tassa e' troppo alta!". Stando alle dichiarazioni fatte dalla compagnia sul loro blog la tassa sarebbe insostenibile e di conseguenza ha dovuto prendere la decisione di chiudere lo stabilimento delle Fiji (da dove l'acqua "piu' pura del mondo" viene estratta ed imbottigliata). In questo comunicato, la compagnia ha annunciato anche di fermare la propria partecipazione e i fondi al rinnovamento di una scuola (Drauniivi Primary School, un progetto di F$300,000 [123 mila €]), del Naikabula Yard (per un valore di F$1.6 millioni [650 mila €]), che contribuisce per F$ 1.8 milioni (730 mila €) in pagamento di royalty alla Yaqara Pastoral Company e supporta per F$ 250.000 (100 mila €) 6 villaggi intorno allo stabilimento. Oltre a questo la compagnia ha annunciato che rappresenta piu' di 130 milioni di F$ all'anno (53 milioni di €) in esportazione per le Fiji, che ha un organico locale di oltre 400 lavoratori, che il loro investimento nelle Fiji ha creato milioni di dollari in lavoro e attraverso la loro rete di fornitori e che attraverso la Fiji Water Foudation spende piu' di F$ 1 milione all'anno (400 mila €) per portare acqua potabile a villaggi, migliorare l'educazione e fornire accesso alla sanita'.
Detto tra noi mi sembra che una ditta che vende una bottiglietta d'acqua al prezzo di una bottiglia di vino si possa permettere di pagare 15 centesimi di dollaro Fijiano al litro se il governo delle Fiji lo impone... no?
La reazione del governo delle Fiji (del Commodoro Bainimarama) e' stata diretta ed inflessibile: "Fiji Water doesn't care about Fiji", ovvero "alla Fiji Water non gliene frega niente delle Fiji"!!
Ed in effetti e' abbastanza chiaro. A meno che la nota compagnia non decida di estrarre la propria acqua da qualche parte in America tenendo il nome "FIJI" e' tenuta ad accettare... no?
Ed in effetti e' quello che e' successo.
Ieri ho letto la notizia che diceva che, dopo una riunione tra gli avvocati della Fiji Water ed il nostro Primo Ministro, la compagnia ha deciso di accettare di pagare la Water Resource Tax e di riaprire il loro stabilimento. Durante questa riunione, il Commodoro Bainimarama aveva detto che nel caso la compagnia prendesse la decisione di chiudere lo stablimento il governo avrebbe cercato degli investitori per continuare l'estrazione e l'imbottigliamento dell'acqua che ha portato la Fiji Water ad essere quello che e'.
Quindi, per 400 lavoratori della valle di Yaqara oggi e' stato un normale giorno di lavoro e, grazie a loro, molti di voi potranno ancora dissetarsi con la tanto amata/odiata Fiji Water.
Solo uno spassionato consiglio: Se Obama la beve, Paris Hilton la adora e Mary J. Blige non canta senza di lei non e' detto che, con tutte le buonissime acque estratte ed imbottigliate alla sorgente in Italia, la debba bere anche tu.
Video:
Nozie, Foto e video tratti da Fiji Water, Rsi.ch, WineNews, Mother Jones, Wikipedia, ArtVoice, Fiji Live (2, 3), Radio Fiji, You tube, Rotary Pacific, Inhabitat.com, Smh.com.au, the age.com, Oceanic
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